Bentornat* e ben arrivat* alle persone nuove, Streghin del mio cuore.

Quest’anno è partito molto velocemente e mi sono persa qualcosa per strada.
Uffa, no, non dovrei dire così, come al solito mi sminuisco, credo sia un tratto tipico di noi artist*.
La verità è che sì, quest’anno è partito in quinta perché ci sono state tantissime cose, tra cui anche qualche intoppo di salute e a volte si fa fatica a digerire quando c’è troppa carne al fuoco.
Curiosa metafora, per una vegana. 

Ma tra queste tantissime cose ce ne sono alcune, forse la maggior parte se si riescono a guardare bene, molto molto belle.

Ora per non fare quella che “sto lavorando ad una cosa bellissima che non posso ancora dirvi” vi dico che sto lavorando alla stesura (cioè in realtà è praticamente finito) del mio primo libro sia da autrice che da illustratrice. Chiaramente non vi dirò la trama o l’argomento ma non credo vi sarà difficile immaginarlo.

È un’impresa alla quale mi ero già avvicinata durante la pandemia e devo dire che in quel periodo è stato davvero terapeutico. Non ha mai visto la luce perché era un progetto troppo embrionale ma diciamo che mi è servito molto da riscaldamento. Incredibile ma vero però mi piace ancora molto e chissà, magari prima o poi rimettendoci le mani la vedrà davvero ‘sta luce.

Comunque, i passaggi che seguono la creazione dei miei libri, o meglio, delle mie “idee libro”, dove 9 su 10 vengono poi ficcate nel quadernino del “magari poi”, sono i seguenti:

Di solito parto dalla stesura assolutamente casuale dell’idea su un foglietto volante che se ho la fortuna di non perdere diventerà il mio riferimento.

Poi inizio a scrivere una sorta di sinossi piena di parolacce perché non mi vengono i termini o mi incaglio su qualche passaggio che faccio fatica a oltrepassare ma alla fine, tolta qualche imprecazione, fila più o meno tutto liscio.

Quando inizia il passaggio più divertente che è quello della creazione visiva dei personaggi, in quel momento è come se stessi parlando con loro. Acquisiscono un carattere, dei gusti, dei difetti e grazie a loro viene creata poi l’ambientazione. A questo punto viene da se la creazione dello storyboard, prima su carta poi sull’ipad.

E via alla colorazione di alcune tavole. 

È normale che quando sia nella fase di creazione delle ambientazioni parli ad alta voce dicendo cose del tipo “questo le mettiamo qui”, “no questo no, facciamolo con più foglie”, “mmm bello questo tratto così impreciso!” ?

Chiedo per un’amica.

Anyway, oltre al progetto libro in questi mesi un po’ burrascosi, nel bene e nel male, mi sono serviti anche per ricordarmi una cosa banale, trita e ritrita, una di quelle cose che si scrivono sulle tazze e sulle stampe industriali dell’Ikea, insomma una roba melensa e che sta perdendo di significato ma ci dimentichiamo troppo spesso: di occuparci di noi stess*. L’ho un attimo razionalizzata perché solo che a scrivere “love yourself” mi viene il reflusso, però dai, avete capito.

Ho scritto proprio “occuparci” perché mi sono resa conto che non ponevo attenzione a cose essenziali: il cibo, la quantità di acqua che bevo, il tempo passato davanti agli schermi, (soprattutto a fare doom scrolling) e dandomi una ripigliata mi sono resa conto di dover essere proprio più presente a me stessa.
Cioè, starci dentro insomma.

Ora, non voglio fare la life coach perché al massimo posso fare la life couch ma quello che vi voglio augurare alla fine di questa mensilettera è quello di imporvi di trovare del tempo da dedicarvi, non starò certo io a dirvi come ma è fondamentale che lo facciate! 

Non rimandate le cose che vi piace fare, lo so che sembra di non avere mai tempo ma non è vero. Accarezzate i vostri pelosetti, sbaciucchiate i vostri partner, leggete quel libro, incontrate quell’amic* che non vedete mai, truccatevi, cantate, ballate, dormite e FATECI CASO, quando lo fate.
Insommma, anche se il mese dell’amore è finito, prolungatelo quel tanto che basta per scaldare un po’ il cuoricino.

Per oggi è tutto, forse il taglio di questa mensilettera cambierà un po’, forse no, spero di riuscire a riprendere a mandarvela una volta al mese ma siccome mi piace farvi vivere nel brivido, lo scopriremo solo leggendo.

Un grande bacio,
N

 

 

Per la narrativa: Morgana di Michela Murgia e Chiara Tagliaferri edito da Mondadori. Iniziamo ricordando una delle figure migliori che ci ha lasciato (Michela) nel 2023, solo nel corpo però, perché libri come questo (e tutti i suoi in realtà) per fortuna rimarranno per sempre. Storie di donne che non hanno chiesto il permesso a nessuno per essere quello che volevano, come e quando volevano. Una lettura necessaria per tutt*.

Illustrati: Fiabe dei fratelli Grimm scritto da Elli Woollard e illustrato da Marta Altés edito da Einaudi Ragazzi.
Mega classici: da Cappuccetto Rosso a I Musicanti di Brema, insomma niente di nuovo, tranne le illustrazioni che secondo me sono meravigliose. Ho soprattutto apprezzato tantissimo i pattern tra una storia e l’altra.
Posso averle come carte da parati? Grazie.

0 commenti

Condividi con

Leggi le altre Mensilettere

Mensilettera

Iscriviti alla Mensilettera!
Riceverai un aggiornamento al mese, promesso
Iscrivendoti aderisci alla privacy policy

Our newsletter is on a monthly basis and in italian only, you will receive a monthly update, promised.
By subscribing you agree to our privacy policy

You have Successfully Subscribed!

Pin It on Pinterest