Innanzitutto dò il benvenuto a tutte le persone nuove che sono approdate qui! Per fare un brevissimo recap di cosa troverete scritto nella mensilettera potremmo dire: la mia vita buffa e spesso disagiata come illustratrice. (Vi invito a leggere le newsletter precedenti per capire meglio di cosa parlo.)
Ed eccoci arrivat* all’ultima mensilettera di quest’anno.
È proprio il caso di dire: come vola il tempo quando ci si diverte! Almeno, io mi sono divertita da matti a scrivervi, spero altrettanto voi a leggermi.
Quindi è tempo di fare anche qualche bilancio di com’è andato l’anno, che dite? Ci buttiamo in questa impresa un po’ terrificante? Facciamolo delle cose belle però dai, vi invito a fare questo esercizio, dimentichiamoci per un attimo delle sventure e focalizziamoci sulle cose positive. Che sia anche “c’è stata quella settimana dove non sono crollat* in un pianto disperato neanche una volta!” (Che poi oh, vi pare poco!?).
Insomma, vale tutto.
Dal canto mio posso affermare una cosa: finalmente ho lavorato sulla mia autostima, ho imparato a darmi più valore, soprattutto sul lavoro.
Chiaramente la nostra cara sindrome dell’ impostore non manca certo di farmi visita, facendomi pensare di dovermi (ri)cercare un lavoro “serio”, ma io no, sono stoica perché a questa maledetta partita iva ci sono un po’ affezionata.
Scherzi a parte, l’anno è sicuramente partito in salita ma andando avanti si è rivelato un grande insegnante. Tranquill*, non farò la retorica del “ciò che non ti uccide ti fortifica” perché per me ciò che non ti uccide ti lascia comunque una decina d’anni di terapia. Quindi quando dico che quest’anno mi ha insegnato molto intendo che ho imparato a conoscermi meglio soprattutto grazie alla grossa decisione di dedicarmi alla mia carriera.
Un’altra cosa che ho capito è stata quella di dover rispettare i miei tempi e soprattutto seguirli, a prescindere dal tipo di lavoro che si fa, che sia freelance o dipendente, è bene comunque interiorizzare questa cosa.
Comunque, assecondando i miei tempi sono riuscita a ottimizzare i momenti nei quali mi sento più produttiva ma soprattutto non sentirmi in colpa quando non lo sono. La mia psico, (l’universo tutto l’abbia sempre in gloria) mi ha fatto questo esempio, forse banale, ma sicuramente efficace: “direbbe mai ad una sua amica di sforzarsi di non stare male in un momento di down? No, vero? Ecco, pensi a se stessa come ad un’amica.”
Come dicevo, non ci riesco sempre eh, non sono diventata il guru della situa, però ecco, step by step…
Poi, non posso fare a meno di nominare una delle più grandi novità di quest’anno: Padme. Per chi si fosse appena sintonizzat*, Padme è la nostra nuova bassotta. Volevo un canetto da tanto ormai e ho sempre pensato che una compagnia per Elvis (il nostro gatto Tassorosso), sarebbe stata una cosa gradita. Ecco, non è che lui la ami follemente quanto lei lui, ma senz’altro la tollera e ogni tanto le concede il grande privilegio e onore di giocare insieme.
Vabbè insomma dico l’ultima cosa poi la smetto di fare la mamma pancina dei miei animali. Dicevo, era tanto che desideravo far entrare un nuovo canetto nella mia vita perchè so quanto faccia bene all’anima e il fatto di aver inserito nella routine le uscite con lei è stata una svolta, soprattutto per la mia salute mentale.
Insomma, tutto sommato quest’anno mi è piaciuto e se il prossimo potesse avere la stessa gentilezza di questo ed evitare di essere uno stronzo, ne sarei molto grata. Assicuro recensioni positive.
A voi com’è andato quest’anno? Scrivetemelo nei commenti!
Per questo mese è tutto,anzi, per quest’anno è tutto!
Vi auguro le feste migliori che possiate passare, al riparo da parenti con domande terrificanti e poco originali e un capodanno dove non vi sentiate obbligati a fare cose!
Un grande bacio,
N.
P.S.
Vi ricordo che se volete regalare il Calendario Stregoso per Natale (che bel regalo, brav* ottima scelta) devono essere ordinati entro il 15 dicembre!
Per la narrativa: Le nostre anime di notte di Kent Haruf edito da NN editore. Due anziani vicini di casa, entrambi vedovi, che abitano nelle loro grandi case, i figli lontani. Lei propone a lui di dormire insieme la notte, per non soffrire più la solitudine. Una dolcezza incredibile e un libro scritto in una maniera talmente coinvolgente che sarà impossibile non rimanerne innamorati.
Illustrato: Il natale del porto scritto da Mathilde Tourbillon e illustrato da Beatrice Cerocchi, edito da Edizioni Clichy. Beh, partiamo col dire che sono di parte perchè Beatrice è una delle mie più care amiche, ma è anche una delle illustratrici italiane più brave degli ultimi anni. Un capitano burbero e il suo scoiattolo Scricciolo incontrano una bimba triste perchè il papà è salpato e non ci sarà per Natale. Il capitano decide di dare la più grande festa di Natale che il porto abbia mai visto.
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